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Necrologio

Addio Franco Biondi Santi

Il mondo del vino italiano ha perso un'icona quando la leggenda del Brunello Franco Biondi Santi, soprannominato 'Il gentiluomo del Brunello', è morto durante il fine settimana. Aveva 91 anni.



Franco, il cui nonno Ferruccio Biondi Santi ha inventato il Brunello alla fine del 1800, ha imparato l'arte della vinificazione da suo padre, Tancredi, uno dei più celebri enologi italiani. Quando Franco ereditò la tenuta di famiglia Greppo nel 1970, rimase fedele alle tradizioni del padre migliorando anche la qualità, a partire da una lunga collaborazione con l'Università di Firenze che gli ha permesso di isolare i migliori cloni di Sangiovese della tenuta.

Franco era un avido difensore del Brunello tradizionale e si rifiutava di fare affidamento su qualsiasi tecnica di vinificazione che potesse potenzialmente cambiare le caratteristiche per eccellenza dei suoi vini. Negli anni '90 fu criticato per non aver buttato le sue botti grandi in cambio di nuove barriques diventate di moda in tutta Italia. Franco invece evitava le piccole botti francesi e diceva spesso: 'Il Sangiovese è naturalmente ricco di tannini e non ha bisogno dei tannini aggressivi conferiti dalle nuove barriques. Uso solo botti stagionate che lasciano trasparire l'uva e il terroir, senza cioccolato, vaniglia e pane tostato di legno nuovo '. Negli ultimi dieci anni, i vini di Franco hanno riscosso un forte interesse e, nonostante il loro prezzo elevato, sono tra i vini italiani più ricercati.

Durante la seconda guerra mondiale, Franco aiutò suo padre a murare le vecchie Riserve di famiglia poco prima che il Fronte passasse da Montalcino nel 1944. Anni dopo, tenne una serie di degustazioni verticali ormai leggendarie con queste Riserve - risalenti alla fine del 1800 - che dimostrarono la maratona del Brunello capacità di invecchiamento. Tra i suoi numerosi contributi alla storia di successo di Montalcino, nel 1990 ha guidato una campagna per bloccare con successo una massiccia discarica destinata a essere costruita alla periferia di Montalcino che avrebbe messo a rischio la produzione del Brunello.



'[Biondi Santi] è stato uno dei più importanti fautori del successo del Brunello di Montalcino a livello internazionale', ha dichiarato Fabrizio Bindocci, presidente del Brunello Consorzio. “È grazie a lui che il Brunello è diventato uno dei marchi di vino italiani più rinomati e apprezzati. Il consorzio e l'intero territorio hanno perso non solo un grande enologo, ma anche un uomo eccezionale di profonda sensibilità e umanità '.

A Franco Biondi Santi lascia la moglie Maria Floria, i figli Jacopo e Alessandra e quattro nipoti.