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Muore la leggenda italiana Giacomo Tachis

Il mondo del vino piange la scomparsa di Giacomo Tachis, uno dei più celebri enologi italiani, scomparso sabato 6 febbraio, all'età di 82 anni.



Nato in Piemonte, Tachis, laureato alla Scuola Enologica di Alba, è associato soprattutto alla Toscana e alla Sardegna. Grazie alla sua visione pionieristica, Tachis è l'uomo dietro alcuni dei vini più apprezzati del paese, tra cui Tignanello, Turriga e Solaia. Ha avuto anche un ruolo cruciale nel perfezionare il Sassicaia.

Nato da un'idea del marchese Mario Incisa della Rocchetta, Mario ha portato Tachis (che lavorava per suo nipote, Piero Antinori) come consulente per aumentare gradualmente la produzione mantenendo alta la qualità e per garantire che il vino resistesse all'esportazione a livello globale. Grazie alla collaborazione di Tachis, il Sassicaia del 1968 ha debuttato nel 1971 ed è accreditato come l'originale Super Tuscan.

Tachis è meglio conosciuto per la sua posizione di amministratore delegato di Antinori, ruolo che ha ricoperto dal 1961 al 1992. Il suo spirito innovativo ha contribuito a rivedere il modo in cui il vino era prodotto in Italia all'epoca, introducendo tecniche all'avanguardia tra cui fermentazione a temperatura controllata, fermentazione malolattica e affinamento in barrique. Cambia anche il modo in cui vengono gestiti i vigneti, soprattutto in Toscana, e incoraggia i viticoltori a utilizzare il metodo di allevamento a cordone speronato e ad impiantare viti esposte a sud.



Dopo essersi ritirato dalla sua posizione nel 1992, Tachis è diventato un enologo consulente a tempo pieno e, nel corso della sua carriera, ha prodotto alcuni dei più grandi vini italiani. Ha continuato a collaborare per Antinori e altri clienti toscani, tra cui la Tenuta San Guido di Sassicaia. Ha anche messo il vino sardo sulla mappa, lavorando con Santadi e Argiolas.

Inoltre, Tachis ha collaborato con Diego Planeta presso l'Istituto Della Vite e Vino della Sicilia e ha lavorato con Donnafugata, dove la sua ricerca e il suo impegno per la qualità sono stati fondamentali per la rinascita del vino siciliano.

Tachis si è ritirato nella sua casa di San Casciano Val di Pesa in Toscana nel 2010.